la certosa ,chiostrino detto dei fratelli conversi, perché nel loggiato superiore c’erano le loro stanze. Le loro attività erano imperniate attorno a questo chiostro e lungo il corridoio che collega questa parte di monastero al chiostro grande e che rappresenta la principale via di collegamento per tutte le necessità quotidiane.....Così, la separazione fisica dei fratelli conversi dai monaci di coro, accentuata da considerazioni di carattere teorico e giuridico, introduceva di nuovo tra i due gruppi il rapporto servo-padrone, proprio quello che si era cercato di evitare nella prima generazione. Alla luce di queste considerazioni lo statuto del 1188 era del tutto logico, e forse neanche necessario: un nobile non avrebbe più potuto diventare fratello converso senza disonorare ormai i suoi pari
paesaggio,in autostrada.....Viaggiare con la mente e attraverso le fiabe non è in fondo un esercizio recente, lo hanno fatto i bambini autori e filosofi di tutti i tempi. Non bisogna credere che le fiabe siano riservate solo ai bambini..
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